La Corsa
è situata alle pendici delle colline della Maremma Toscana, all'interno della
Valle d'oro, nella località il Giardino, vicino Capalbio. L’azienda fu
individuata ed acquistata diversi anni fa da Marco Bassetti, imprenditore nel
settore delle telecomunicazioni da sempre appassionato di enogastronomia, che
individuò su questi terreni giacimenti archeologici con manufatti per la
produzione del vino. Infatti in quest' area più di duemila anni fa si
producevano dei vini ritenuti già allora di alta qualità . I primi insediamenti
nella Valle d’oro risalgono al 241
a.C., la fama di questo vino prodotto si diffuse in
quegli anni anche al di fuori di Roma fino raggiugere la Francia Meridionale
dove venne trasportato dal vicino porto dell’antica città di Cosa. Dopo aver
fatto attente analisi organolettiche sui terreni, si confermarono le ragioni
per cui duemilatrecento anni fa queste terre furono scelte dai Romani per
produrre vini unici nel loro genere.
Così nel 2005 ebbe inizio il progetto vitivinicolo de La Corsa condotto sotto la supervisione dei noti enologi Vittorio Fiore e Barbara Tamburini con l’obiettivo di realizzare dai vitigni di Sangiovese, Petit Verdot, Teroldego e Vermentino dei vini di grande struttura ed eleganza.
Così nel 2005 ebbe inizio il progetto vitivinicolo de La Corsa condotto sotto la supervisione dei noti enologi Vittorio Fiore e Barbara Tamburini con l’obiettivo di realizzare dai vitigni di Sangiovese, Petit Verdot, Teroldego e Vermentino dei vini di grande struttura ed eleganza.
Fu individuata ed acquistata diversi anni fa dal noto e
affermato manager delle telecomunicazioni Marco Bassetti, grande appassionato
di enogastronomia. Nel 2005
ha inizio il progetto viticolo de La Corsa, condotto con la
supervisione degli Enologi Vittorio Fiore e Barbara Tamburini, che si pone
l’obiettivo di realizzare l’impianto dei nuovi vigneti aziendali composti
soprattutto dal vitigno Sangiovese, a cui sono stati successivamente affiancati
importanti vitigni insoliti per la zona, quali il Petit Verdot ed il Teroldego.
In fase iniziale è stata posta particolare attenzione alle caratteristiche fisico-chimiche del terreno e a quelle climatiche e micro-climatiche per verificare la loro compatibilità con la messa a dimora di quei vitigni prescelti per la realizzazione del progetto stesso. I terreni destinati a vigneto, posti su un dolce declivio, si estendono per circa 18 ettari.
La loro composizione, principalmente di natura argillo-sabbiosa e di buon scheletro, risulta ideale per l’ottenimento di vini rossi di grande struttura ed eleganza. Si è giunti così all’impianto dei primi 12 ettari di vigneto a densità medio-alta (6.000 piante/ha), allevati in parte a cordone speronato ed in parte a Guyot. La gestione delle vigne è condotta nel massimo rispetto dell’ambiente ed allo scopo di ottenere bassissime rese di uva per pianta.
In fase iniziale è stata posta particolare attenzione alle caratteristiche fisico-chimiche del terreno e a quelle climatiche e micro-climatiche per verificare la loro compatibilità con la messa a dimora di quei vitigni prescelti per la realizzazione del progetto stesso. I terreni destinati a vigneto, posti su un dolce declivio, si estendono per circa 18 ettari.
La loro composizione, principalmente di natura argillo-sabbiosa e di buon scheletro, risulta ideale per l’ottenimento di vini rossi di grande struttura ed eleganza. Si è giunti così all’impianto dei primi 12 ettari di vigneto a densità medio-alta (6.000 piante/ha), allevati in parte a cordone speronato ed in parte a Guyot. La gestione delle vigne è condotta nel massimo rispetto dell’ambiente ed allo scopo di ottenere bassissime rese di uva per pianta.
Vini degustati:
DUETIGLI 2011 da uve Vermentino e affinamento acciaio per 6 mesi.
Si presenta di colore giallo paglierino brillante dai riflessi verdolini. Al naso biancospino, susina gialla, pesca e sentori minerali fragranti.
In bocca fragrante, di corpo, lascia in bocca freschezza e sapidità.
AGHILORO 2010 da uve Petiti Verdot e Sangiovese e Teroldego affinamento in acciaio.
Alla vista risulta di colore rosso rubino con riflessi porpora. Al naso profumi fragranti di lampone, mora, e amarena, oltre a note di spezie dolci e leggera balsamicità.
In bocca fresco, sapido tannino ben presente, di buona persistenza.
IL MANDRIONE 2008 da uve Sangiovese e 18 mesi in barrique.
Colore rosso rubino compatto di ottima consistenza.
Al naso sensazioni floreali di viola e rosa, fruttati di piccoli frutti di bosco, liquirizia.
In bocca vino potente ancora sostenuto da una gradevole freschezza e tannino perfettamente integrato
IL MANDRIONE 2007 da uve Sangiovese e 18 mesi barrique.
Di colore rosso rubino con riflessi granati.
Al naso note di confetture di ciliegie, frutti di bosco, china, liquirizia e pepe nero.
In bocca caldo morbido tannino nobile, lunga scia di frutta e spezie.
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