martedì 8 maggio 2012

Dall'antichi Romani il vino di Montecarlo


La Fattoria del Teso sorge nel Comune di Montecarlo, un pittoresco borgo medioevale posto al confine storico tra i domini di Lucca e di Firenze. Per la favorevole esposizione climatica – a 50 chilometri dal mare Tirreno e altrettanto dalle montagne dell’Appennino – e la natura del terreno, il territorio di Montecarlo è dedito alla coltura del vino fin dai tempi degli antichi Romani. E infatti l’originario nome del Comune era Vivinaia, ribattezzata Montecarlo nel 1333 in onore dell’imperatore Carlo IV di Boemia. Nella seconda metà dell’Ottocento il vino di Montecarlo ebbe uno storico impulso quando un gruppo di viticoltori montecarlesi si recò in Francia, nella zona dello Chablis, per studiarvi la rinomata enologia e rientrò in patria apportando le più recenti tecnologie e i più raffinati vitigni. Nel 1930 il vino di Montecarlo fu scelto per essere servito alle nozze del futuro re d’Italia. La Fattoriadel Teso – una storica proprietà contesa da nobili e abati fin dal Medioevo (come attestato in una pergamena conservata nell’Archivio Capitolare di Lucca risalente al 1253 che parla di una controversia tra l’Abbazia camaldolese diPozzeveri e i Nobili di Uzzano e di Vivinaia circa le proprietà poste “in loco ubi dicitur…nel Teso” – è stata riorganizzata a partire dal 1970 secondo i criteri della più moderna agricoltura e da allora si è sempre mantenuta all’avanguardia nelle tecniche di impianto dei vigneti, i quali oggi si estendono su circa 20 ettari, e nei procedimenti enologici.

In uno scenario tipicamente toscano, circondata da pini e cipressi, la Fattoria del Teso copre un territorio di circa 70 ettari. L’edificio principale della Fattoria, originalissimo con i suoi tetti, controtetti e l’orologio con campana che scandisce i ritmi delle ore, ospita la cantina di conservazione nel piano interrato; gli uffici, il magazzino, i locali di refrigerazione e imbottigliamento, al piano terra; i cannicci per l’appassimento uve al primo piano e i caratelli per l’invecchiamento del vinsanto al secondo piano e nel sottotetto. Di fronte a questa struttura troviamo i locali di vinificazione costituiti da vasche in cemento vetrificato e serbatoi in acciaio inox. Ubicati nel territorio della Fattoria si trovano i fabbricati colonici, molti dei quali secolari, che danno il nome ai rispettivi poderi: Vannelli, Martinozzi, Starzeno, le Viottole, Le Fontane.
Anfidiamante, una produzione di sole 3.000 bottiglie annue, per questo vino prodotto da uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah che subisce una maturazione in barrique per circa 18 mesi.
Alla vista rosso rubino dalla grande luminosità, al naso ampio ventaglio olfattivo dalla ciliegia nera matura, more prugne in confettura, ginepro, mirto e rabarbaro, spunti minerali ed intense sfumature balsamiche.
In bocca grande mineralità, tannini vigorosi e lunga persistenza fumè, indicato con il brasato di manzo.

Montecarlo Rosso da uve Sangiovese, Canaiolo Nero, Merlot, Syrah viene affinato solo in acciaio per preservare la fragranza delle uve. A vista di colore rosso rubino con riflessi porpora, mentre al naso decise sfumature di frutti di bosco ciliegia nera, iris viola, radice di liquirizia e pepe. In bocca fresco con tannini fini e discreta persistenza fruttata può accompagnare rollè di vitella.
Montecarlo bianco da uve Trebbiano Roussane, Sauvignon e Vermentino si presenta di color giallo paglierino. Al naso profumi di tiglio, biancospino albicocca e nespola con leggere sfumature di erbe aromatiche. In bocca risulta fresco e molto sapido, da provare con riso, patate e cozze.
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