mercoledì 29 febbraio 2012

Modernità e Territorio: Tenuta dell' Ammiraglia

Ultima nata in casa Frescobaldi è la Tenuta dell’Ammiraglia, che  si trova a Magliano in Toscana, nel cuore della Maremma.
La Tenuta si estende per oltre 300 ettari e i suoi vigneti si distendono sulle colline fino a lambire la vicina costa tirrenica.
La cantina nasce dal progetto dell’architetto Piero Sartogo e rappresenta oggi uno dei migliori esempi di innovazione e tecnologia nel pieno rispetto della natura.
I vini che vi si producono riflettono le straordinarie caratteristiche di questo territorio, caratterizzato da colline perfettamente soleggiate, da terreni ideali alla viticoltura e dalle vicine brezze marine che mitigano le alte temperature estive tipiche della zona.

Uno di questi nasce dal sapiente blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Syrah e si chiama "Terre More" Maremma Toscana IGT, intenso ed elegante, per il suo gusto moderno senza perdere il legame con il territorio che rappresenta.
Il terreno è prevalentemente argilloso e calcareo.
Le varietà sono così composte Cabernet Sauvignon 50 % ,Cabernet Franc 20 %, Merlot 20 % e Syrah 10 %.
La vendemmia prevede la raccolta dei vitigni precoci per metà settembre Merlot e Syrah , fine settembre il Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc
La fermentazione malolattica è effettuata in acciaio e l’affinamento per 12 mesi viene svolto in barrique di II° e III° passaggio per meglio risaltare gli aromi primari dei vitigni.
Alla vista si presenta limpido, di un rosso porpora carico e intenso.
Al naso vengono fuori sentori frutta rossa come mora, ciliegia e lampone seguiti da note floreali di rosa canina e viola mammola e speziate di vaniglia e cannella. 

In bocca caldo, morbido, con tannini fini ed eleganti ben amalgamati nella struttura. Una bella acidità bene supportata da un tenore alcolico equilibrato.
Il finale è lunghissimo con note fruttate e floreali nel retrogusto.
Davvero un gran prodotto ad un prezzo interessante disponibile su Livornowine.com

martedì 28 febbraio 2012

Anteprima Brunello 2012 parte 2

Dall’anteprima Brunello di Montalcino, un’altra piccola realtà che mi ha impressionato nelle degustazioni , nella spettacolare location del chiostro del museo.
Il Brunello è dell’azienda Vasco Sassetti scomparso nel 2009, oggi guidata da Massimo Lanzini, la produzione per questo vino è di circa 15.000 bottiglie annue.
La cantina, si trova a Castelnuovo dell’Abate a sud-est di Montalcino, la produzione si concentra sul Brunello, Rosso oltre che al Montecucco e un rosso Igt
Il vino fortunatamente ad una temperatura ottimale si presenta rosso granato intenso.
Al naso, a bicchiere fermo, una gradevole speziatura di pepe nero, dopo aver ossigenato un po’ il vino, un ventaglio di profumi in sequenza confettura di ciliegia, mora, viola, liquirizia tabacco, caffè, terreno umido e chissà quanti altri ma il tempo è tiranno e altri Brunelli attendono!!
In bocca intenso e persistente lascia una scia di frutta, caffè tostato e liquirizia.
Davvero complimenti a questa piccola cantina.

lunedì 27 febbraio 2012

Baricci, la storia del Brunello

Week end interessante quello appena trascorso  con l’anteprima Brunello a Montalcino.
Tra le tante realtà presenti, il livello ottimale delle degustazioni che ho effettuato,due in particolare mi hanno colpito.
L’azienda si chiama Baricci, nata nel 1955 per volere di Nello Baricci il quale acquistò le vigne nella zona del Colombaio ovvero la parte più alta di Montosoli a Nord di Montalcino.
Lo stesso Nello che nel 1967 ha fondato in prima persona insieme ad altri vignaioli il Consorzio del Brunello e solo lo scorso anno ha lasciato le redini aziendali al genero Pietro Buffi e ai nipoti Francesco e Federico quest’ultimo conosciuto proprio all’anteprima.
L’azienda su 5 ettari si affida all’enologo Paolo Vagaggini per una una produzione totale tra Rosso e Brunello di 30.000 bottiglie l’anno.
Il Rosso 2010 si presenta rosso rubino intenso, una buona intensità di profumi che vanno dalla ciliegia fresca,  lampone e una nota floreale di viola e lavanda.
In bocca esplode di ricchezza gustativa equilibrata, in apertura una buona freschezza e in chiusura un altrettante sapidità con ancora questa nota fruttata elegante.
Il Brunello 2007 si presenta granato acceso.
Al naso è un esplosione di profumi ciliegia, sottobosco, liquirizia, leggero pepe nero, e lasciando ancora il vino nel bicchiere sarebbero venuti sicuramente fuori altre note.
In bocca la struttura è notevole, forse pecca un po’ nella persistenza, ma nel complesso buono il giudizio.
Era destino che i vini di  Baricci ed io avessimo un altro incontro, ebbene al ristorante a Montalcino ho provato il Rosso 2009 sublime, per la cronaca 5 grappoli “Duemila” vini ad un prezzo interessate.  

sabato 25 febbraio 2012

Metodo Soleras

Un particolare processo di maturazione in botti di legno per vini e distillati viene chiamato appunto Soleras o Criaderas y Soleras
Questo tipo di invecchiamento consiste nel sistemare le botti accatastate in file di tre o cinque.
Da quelle poste sul pavimento (solera), viene spillato il vino o distillato che si ritiene ormai pronto, rimpiazzato con rincalzi di quello prelevato dalle botti sovrastanti, considerando anche le perdite per evaporazione del 2-3%  l'anno.
E' così via sino ai vini dell'ultima vendemmia, che saranno reintegrati dai vini di quella successiva.

In questo modo, se il procedimento fosse iniziato anche 100 anni fa, nelle botti sul suolo sarebbe sempre presente una parte, magari piccolissima, del vino della vendemmia di un secolo fa. A patto ovviamente, di non averle mai svuotate completamente.
Molti prodotti troviamo sottoposti a questi tipo di invecchiamento, tra cui il Marsala in Italia, lo Sherry in Spagna, il Madera in Portogallo e tra i distillati rum tra cui ron Zacapa e Millonario e tanti altri.

venerdì 24 febbraio 2012

Rum che passione!!!

Prodotto in tutta la fascia equatoriale dove si coltiva la canna da zucchero, il Rum così chiamato nei paesi di lingua inglese, Ron in quelli di cultura spagnola e Rhum di lingua francese, è uno dei distillati più di moda.
Pianta erbacea diffusa verso la fine del 1400, quando Cristoforo Colombo prelevò alcune piante nelle Azzorre e le trasportò nelle colonie occidentali, in quell'aera caraibica che oggi è la più importante per la coltivazione della canna da zucchero, per ottenere zucchero e Rum.

Lavorando esclusivamente succo della canna da zucchero che viene fermentato con lieviti spesso spontanei e distillato in alambicchi discontinui ( la caldaia viene caricata eclusivamente per la distillazione, una volta effettuata si ripulisce  per il nuovo carico da lavorare), si produce Rhum Agricole.
Questo prodotto rappresenta solo il 10% dei Rum in commercio ed è complesso nei profumi, ricco di corpo e molto predisposto all'invecchiamento.
La maggior parte dei Rum è ottenuta da un sottoprodotto della lavorazione dello zucchero di canna, la melassa.
Distillati in apparecchi a colonna continui si ottiene così il Rum o Ron cosicchè come riportato in etichetta.
Le tipologie dei Rum sono dal semplice Blanco o White, utilizzato sopratutto nei cocktail, a gli Anejo, invecchiati in botti di legno, dove in etichetta viene riportata l'età che indica la partita di Rum più giovane.
(esempio Ron Zacapa 15 Anos). 
La differenza della distillazione ed il paese di origine compongono la geografia produttiva.
Barbados producono rum fra quelli più antichi e fra i migliori in assoluto, intenso e complesso nei profumi con un gusto setoso e molto delicato.
Repuibblica Dominicana oltre al caffè produce Ron, che qui risulta molto corposo, viene considerata la
bevenda nazionale per eccellenza un esempio fra tutti il Brugal.

Cuba produce Ron piuttosto leggeri tra i quali  il  Legendario.
Quelli Venezuelani ottimi ed invecchati a lungo in botti di rovere sono prodotti lungo le coste del mar delle Piccole Antille tra cui il Santa Teresa.
Martinica dove si producono ottimi tra i quali il J.Bally dal nome del produttore che per primo, nel 1924 millesimò il Rhum.
Guyana dove troviamo la distilleria Demerara che produce rum ricchi al palato, di colore scuro dovuto al lungo invecchiamento.
Guatemala dove troviamo il ron Zacapa forse il più dolce.
Molti altri paesi interessanti compobngono, il mosaico della produzione di questo speciale distillato.

Infine un consiglio, un ottimo rum invecchiato va gustato nel classico bicchiere da degustazione( va bene quello per il cognac), accompagnato da acqua naturale fredda servita a parte, per pulire la bocca prima dell'assaggio.
Anche se, a volte piattini con polvere di cafffè, zucchero di canna e fettine di lime da intingere in queste polveri aromatiche, frutta tropicale disitrata, prugne secche, fichi e uva passa, possono permettere di godere al meglio di un buon Rum evoluto e ricco di profumi.  

giovedì 23 febbraio 2012

La storia del Ponce Livornese

Ponce o "torpedine" così chiamamto localmente è una bevanda alcolica nata a Livorno tra i secoli XVII e XVIII e derivata dal punch, diffuso in città dalla numerosa comunità britannica.
Il ponce livornese nacque sostituendo, alla ricetta originale del punch, il caffè concentrato al tè o all'acqua bollente, mentre al posto del rum delle Antille (che mal si accorda con il sapore del caffè forte) fu usato il cosiddetto "rum fantasia" (localmente detto anche rumme), un'invenzione locale costituita da alcol, zucchero e caramello di colore scuro, a volte aromatizzato con un'essenza di rum (ricetta originale del rag. Gastone Biondi della ditta Vittori).
La versione originale realizzata tra l'ottocento e il novecento prevedeva una preventiva bollitura del caffè macinato in una pentola piena d'acqua; dopodichè l'infuso ottenuto veniva filtrato con un panno di lana e immesso nella caffettiera. Al caffè che usciva dalla macchina veniva poi aggiunto il rumme o la "mastice", una versione del mistrà, liquore di semi di anice verde macerati in alcol.
Dalla versione originale,  il ponce è praticamente scomparso.
La torpedine è una versione "rinforzata" del ponce - si effettua aggiungendo alla polvere di caffè una puntina di zenzero. Il risultato è un ponce particolarmente forte.
Oggi la ricetta prevede di versare circa 30 gr di Ponce Livornese in un "gottino" ( la tazzina in vetro del ponce), aggiungere due cucchiaini di zucchero e scaldare fino a 60° C circa; quindi versarvi una tazzina di caffè bollente e guarnire con una scorza di limone.

L'enoteca on line livornowine.com propone la bevanda spiritosa Ponce Livornese nei formati da 70 e150 cl ed in una elegante confezione regalo composta da una bottiglia da 70 cl e due gottini personalizzati.

mercoledì 22 febbraio 2012

Contucci un "Nobile" da Oscar!

La famiglia Contucci produce vino dal 1646 in un certo senso sono stati i padri di questo grande vino della nostra grande terra toscana.
L'azienda si estende su 170 ettari, di cui 21 coltivati a vigneto e di questi  15 sono iscritti all'albo del Nobile.
I vigneti sono ubicati in una nelle migliori zone di produzione, l'altitudine varia tra i 280 e 450 metri
Le viti, costituite solamente da vitigni autoctoni (Prugnolo Gentile, Canaiolo nero, Mammolo, Colorino, Trebbiano Toscano, Malvasìa del Chianti e Grechetto), sono allevate a Guyot ed hanno una densità di circa 3300/4000 piante per ettaro, con rese contenute (inferiori a 55 q/ha) che consentono di ricavare uve di ottima qualità.
Quello di cui parlerò oggi è il vino prodotto nel vigneto denominato Mulinvecchio prevalentemente costituito da terreno argilloso dove il Prugnolo Gentile,così chiamato il Sangiovese localmente, si esprime nella sua massima intensità e complessità di profumi. Il vino è prodotto da 80% Sangiovese, 10% Canaiolo Nero, 10% Colorino.

L'annata 2008 è stata vendemmiata tra il 10-20 ottobre, il mosto fermentato per 18 giorni circa, il vino lasciato a maturare in grosse botti di legno per 30 mesi dopodiché subisce un affinamento di circa 6 mesi in bottiglia, per una produzione totale di circa 8.000 bottiglie.
Il vino si presenta rosso rubino intenso, al naso presenza fruttata di lamponi e mirtilli, floreale come la viola e leggeri sentori di tabacco e balsamico.
In bocca la morbidezza dovuta dalla tipologia del terreno è ben bilanciata dalla massa tannica e acidità presente.
Davvero una grande espressione di Nobile che non a caso è stato premiato dalla guida dell'Espresso con 5 bottiglie.
Bottiglia che, potete trovare disponibile unitamente alle altre referenze della cantina, sul nostro sito livornowine.com   .
Ed allora buona degustazione a tutti!!!!!



martedì 21 febbraio 2012

Anteprima Vino Nobile 2012

Con ancora Montepulciano sotto la neve si è svolta l'Anteprima del vino Nobile 2012.
Degustazione in anteprima del Rosso di Montepulciano 2010, Vino Nobile di Montepulciano 2009 e Riserva 2007.
Ottime le due etichette della cantina Contucci con "Pietrarossa" e "Mulinvecchio" entrambi 2008, quest'ultimo premiato dalla guida dell' Espresso 2012 con 5 bottiglie.
Interessante Godiolo con forse ancora il Nobile 2008 da perfezionare del tempo in bottiglia.
Sorpresa in positivo per Azienda Daviddi con la Riserva 2007 di complessità finezza e corpo.
Tra le big bene Fattoria del Cerro con il Nobile 2008.
Per l'annata 2009 portata da molti produttori ancora come campione da botte, il giudizio è buono.
In conclusione ottima l'organizzazione del Consorzio che anno dopo anno sta portando questa manifestazione ad avere sempre più importanza.